Riserva naturale Pineta dannunziana

Conosciuta dai pescaresi come “Pineta D’Avalos” o “Parco D’Avalos”, dal nome della famiglia che al tempo dei Borboni possedeva il marchesato di Pescara, la Riserva rappresenta un vero e proprio polmone verde per la città, con i suoi 56 ettari di superficie, di cui 35 allo stato naturale (ovvero senza interventi umani). Pur trovandosi in un contesto urbano densamente popolato, accoglie una grande varietà di specie floristiche e faunistiche caratteristiche della macchia mediterranea: oltre 100 specie di uccelli, di cui molti migratori, decine di specie tra mammiferi, anfibi, rettili e pesci; piante tipiche delle zone umide come il giunco nero e il giunco di Tommasini, il ginestrino delle spiagge, lo zafferanetto e la canna di Ravenna. E poi gli splendidi pini d’Aleppo, pini marittimi e domestici, oltre a roverelle, lecci e olmi, che ospitano un profumato sottobosco ricco di mirto, alloro, lentisco, oleandro e smilace. Non perdete l’occasione di fare una passeggiata o un picnic tra questi pini, che spesso in passato hanno visto raccogliersi qui numerosi personaggi di grande rilievo, tra cui il poeta e scrittore Gabriele d’Annunzio, e che negli anni non hanno perso il loro fascino, tanto da rendere la Riserva un luogo del cuore e di riconoscimento per tutti i pescaresi.

Accesso libero.